Krav Maga

Il Krav Maga  è un sistema di combattimento ravvicinato e autodifesa di origine israeliana, nato in ambienti ebraici dell’Europa centro-orientale e sviluppatosi nella stessa Israele durante la prima metà del ‘900. La parola krav maga, in ebraico moderno, significa letteralmente “combattimento con contatto/combattimento a corta distanza”.

Il krav maga è un sistema di combattimento (i cui maestri e istruttori spesso preferiscono non definire come “arte marziale”), creato per essere semplice, appreso in breve tempo e con approccio il più pragmatico possibile. In virtù di ciò, nonostante tragga origine prevalentemente da Judo e Jujitsu, a differenza delle arti marziali tradizionali soprattutto di matrice orientale non associa oltre all’insegnamento delle tecniche anche gli aspetti culturali e filosofici; inoltre per attribuire al processo di apprendimento un’impostazione più immediata non contempla le forme (i kata delle arti marziali giapponesi, i taolu delle arti marziali cinesi).

Dal judo e Jujitsu (quest’ultima conosciuta sia dal fondatore che da suo padre) ha conservato, oltre alle tecniche di leva e proiezione, anche il sistema di Dan e cinture per definire il grado del praticante, ma non la divisa (il judogi) nè l’impiego di kata.

Comprende quindi una sintesi armonica di tecniche derivate dalle arti marziali, da sistemi di lotta a mani nude e dal sistema di close combat (combattimento ravvicinato) del Maggiore W.E. Fairbairn, metodo conosciuto col nome di Defendu. L’impostazione privilegiata prevede l’attacco a parti “sensibili” del corpo come occhi, gola o genitali, non ammesse nelle discipline sportive.

Questa impostazione, adatta ad ambienti ad alto rischio come i teatri operativi mediorientali, potrebbe essere fonte di problemi in situazioni di vita quotidiana: infatti l’approccio aggressivo e anticipatorio potrebbero portare a complicazioni di natura penale. Per questo, nell’ambito civile della difesa personale, il krav maga viene insegnato da istruttori esperti per essere usato solo in casi estremi di pericolo per la propria vita (violenza da strada, tentativi di stupro, aggressioni a mano armata ecc.).

La classificazione del krav maga come sistema di combattimento ravvicinato (come bene evidenzia la traduzione del nome) si evidenzia anche nella sua scarsa attitudine a essere praticato come sport da competizione. Puntando soprattutto a zone del corpo (genitali, carotide, occhi etc.) ritenute normalmente intoccabili per altri sport di contatto, il krav maga difficilmente può essere praticato in forma sportiva, come avviene per karate, taekwondo ed altri sport da combattimento.

A ciò si aggiunga la grande attenzione che riveste la preparazione per fronteggiare nemici armati, anche con armi da fuoco come pistole e fucili, per comprendere l’elevata specificità di impiego di questo sistema di combattimento, in cui lo scontro fra due avversari a mani nude è solo una delle possibilità.

 

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